ICCD 04: 1 - 15 dicembre 2010 Sofia, Banja - "Un viaggio attraverso i Balcani. Le fotografie di Luciano Morpurgo"

Il progetto

L’idea della mostra è nata in seguito ad una visita di una Delegazione del Ministero della Cultura della Repubblica di Bulgaria agli Archivi fotografici storici dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, nel corso della quale è emerso un vivo interesse per il corpus di immagini oggetto dell’esposizione.

Ha così preso vita un progetto comune, che grazie alla proficua collaborazione dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, dell’Ambasciata d’Italia in Bulgaria, dell’Istituto Italiano di Cultura a Sofia, del Ministero della Cultura della Repubblica di Bulgaria ha permesso l’esposizione al pubblico per la prima volta delle fotografie selezionate per l’evento.

Le fotografie

Le fotografie esposte in mostra e presenti nel catalogo appartengono al Fondo Luciano Morpurgo dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione – Ministero per i Beni e le Attivita Culturali. Fanno eccezione le fotografie n. 3 e n. 4, appartenenti all’Archivio privato di Silvana e Sergio Morpurgo, figli di Luciano. Le fotografie, tutte gelatine al bromuro d’argento, sono tratte per lo più da negativi su pellicola di vario formato, in prevalenza 6x6, e da positivi originali. Le immagini sono improntate allo stesso principio ispiratore: sia che fissino vie o edifici, sia che indaghino volti di familiari, si ripetono come battute di un ritmo lento, al quale è estranea la concitazione.

Le fotografie di Luciano Morpurgo mostrano la Bulgaria, la Turchia, la Romania e la Grecia degli anni 30 del secolo scorso, un tempo segnato dal processo dinamico di rottura con gli umori del dopoguerra. Il fotografo ha scattato queste immagini durante il suo viaggio sul Mar Nero nel 1935-1936.

Gli scatti che illustrano le tre sezioni della mostra dimostrano come, a partire dal rapporto complesso e controverso tra la fotografia e il dato reale, Morpurgo compie attraverso l’obiettivo una scelta, proponendo la sua personale visione dell’uomo, della città, della fotografia stessa, che non è più soltanto un mezzo per cogliere la realtà ma diventa una testimonianza del passato.

La mostra quindi non è solo un omaggio al fotografo che mostra la sua opera, non è solo un omaggio ad una terra ponte tra Oriente e Occidente, ma si trasforma in un evento che sottolinea ed esplicita il legame ricco di rimandi culturali che unisce l’Italia e la Bulgaria, tramite un uomo che attraverso la sua opera fu testimone non solo del suo tempo, ma della storia collettiva europea.

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